mercoledì 23 novembre 2011

Watermelon Slim and Super Chikan - Okiesippi blues


Dopo tre ottimi album all’insegna del blues più sanguigno e viscerale, incensati dalla critica tanto da fare incetta di svariati premi, Bill Homans (aka Watermelon Slim), aveva spiazzato più di un ascoltatore, sottoscritto compreso, con un’improvvisa svolta verso sonorità country. Svolta che aveva portato alla pubblicazione di due dischi, Ringers e Escape from the chicken coop, di buona fattura ma senza dubbio inferiori ai loro predecessori. Ed è pertanto con un sorriso che ho accolto la notizia della pubblicazione di un nuovo album del nostro, in coppia con l’amico di lunga data James Johnson (aka Super Chikan). La coppia ha infatti approntato un lavoro che trasuda blues da ogni singola nota, scarno, essenziale ed ad alto tasso emotivo, come nella miglior tradizione del genere. Il blues è da sempre puro sentimento, musica che fluisce spontanea dal profondo dell’anima, e solo in pochi riescono a trasferire su pentagramma le intense emozioni legate ad esso. Di questa ristretta cerchia di musicisti fanno sicuramente parte i nostri eroi, che con questo Okiesippi blues, dimostrano una volta di più di saper egregiamente maneggiare la materia in questione. Queste due vecchie volpi hanno messo insieme una serie di pezzi, tra autografi e rivisitazioni, che trovano la loro forza nell’essenzialità sia a livello strumentale che di suono. Qui non troverete ensemble allargati, ospiti di lusso o debordanti divagazioni strumentali, ma solo due amici intenti a dialogare tra di loro con i propri strumenti. Ed è proprio un’atmosfera amichevole quella che si respira all’ascolto dell’album, una sorta di rimpatriata tra due vecchi compagni d’avventura che si ritrovano dopo tanto tempo e si raccontano le proprie esperienze di vita tramite un comune linguaggio, quello del blues. Basti prendere, per capire quanto detto poc’anzi, l’opener Trucking blues, dove è l’ipnotica chitarra di Super Chikan a condurre le danze, con Slim che soffia diligentemente nella propria armonica, e con le voci dei due che si alternano in una sorta di talking blues. Formula questa che viene ripresa e ulteriormente estremizzata anche in Northwest regional medical center blues, con Slim nel ruolo di narratore. I don’t wear no sunglasses vede salire nuovamente in cattedra quest’ultimo, per un torrido blues governato dalla chitarra slide, che rimanda ai gloriosi tempi dei primi dischi in compagnia dei Workers, con la voce di Slim, resa scura, cavernosa e roca dagli anni trascorsi a macinare chilometri lungo le highways americane, che assurge a vera protagonista. The trip è affidata invece alle sapienti dita di Super Chikan, che scorrono fluide e sicure sui tasti della chitarra, ed alla sua suadente e nera voce che sa conquistare fin dalla prima sillaba. I’m a little fish e You might know, dimostrano una volta di più come i nostri si trovino a proprio agio a suonare insieme e come la loro vena compositiva sia tutt’altro che inaridita. Dagli umori deltaici Moonshine vede nuovamente Johnson alla voce principale con Slim intento a fargli da contraltare prima con l’armonica e poi con la propria voce. Travolgente jam strumentale è invece Diddley-bo jam, dove i due si destreggiano ai rispettivi diddley-bow, strumento di origine africana ad una sola corda. Dal continente africano arriva anche la kalimba, con la quale Slim si cimenta in un’improbabile quanto riuscita rivisitazione di Within you without you, dal repertorio beatlesiano di George Harrison. Thou art with me, con le sue atmosfere acustiche ci riporta indietro nel tempo lungo le rive del Mississippi, sulla veranda di una vecchia baracca, sperduta in una delle immense piantagioni di cotone. Vero punto focale del disco è però la ripresa per sole voci e battito di mani e piedi di Keep your lamp trimmed and burning di mcdowelliana memoria, con Watermelon Slim istrionico maestro di cerimonie. Un disco fatto con classe, capacità e grande cuore, che è una fulgida testimonianza di quanto i nostri abbiano appreso dai loro viaggi musicali nella tradizione afroamericana.

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