giovedì 3 novembre 2011

Dogs in a flat - Days before the robbery

(Pubblicato su Extra! Music Magazine)

Arrivano dal Veneto i Dogs In A Flat, ma hanno orecchie e occhi rivolti al di la dell’Oceano, nei meandri più oscuri e profondi dell’America. Days Before The Robbery preleva infatti a piene mani dalla musica a stelle e strisce, sia per quanto riguarda la parte strettamente musicale, sia a livello testuale. I nostri hanno approntato una formula sonora che trova nel country tinto di rock, con alcune suggestive derive alternative, il suo marchio di fabbrica.
Americanità che si riflette anche nelle liriche, che recuperano tematiche tanto care a questo genere di musica, a partire dal titolo, alquanto esplicativo: Days Before The Robbery, (i giorni prima della rapina). Non si tratta però di una sorta di concept album, in quanto solo gli ultimi due brani narrano i momenti prossimi al misfatto, ma bensì di una riflessione su di un sogno troppe volte disilluso, quello americano, attraverso le tristi storie di quelli che comunemente vengono additati come losers. Prendiamo per esempio l’opener Peggy’s Night, storia di una lap dancer che non vede l’ora di tornare dal proprio figlio, dove emerge l’anima rock a tinte scure della band, con la voce loureediana di Michele Scarpulla in primo piano. Atmosfere tenui invece per Diamond Age, struggente ballata tutta giocata sull’alternanza tra voci maschili e femminili, con gli splendidi interventi del violino di Federica Capra a suggellare il tutto. Old Dirt Road è puro alternative country, avvolgente e sinuosa ti cattura fin dal primo ascolto, grazie anche a un ottimo lavoro delle chitarre e del violino ben coadiuvati da una sezione ritmica impeccabile, affidata alle mani esperte del bassista Patrizio Pellizzon e della batterista Lisa Cappellazzo.
Attinge dalla tradizione americana il quasi valzer Houses, che dimostra una volta di più come il gruppo sappia destreggiarsi egregiamente con questo tipo di sonorità. Sam Radio Star ci riporta nuovamente verso atmosfere più soffuse, narrando la vita di Sam, dj radiofonico che parla ad un mondo annoiato e demotivato. Convulsa nel suo incedere è Steel Horse, sorta di talking country, tra pause e ripartenze, mentre nell’epica Raised On Radio il connubio tra chitarre e violino raggiunge picchi artistici elevatissimi. Broken Bones è dannatamente country, e non sfigurerebbe nei palinsesti delle radio di Nashville e dintorni. Chiudono l’album Neither Up Nor Down e Shine, descrivendo gli istanti prima della rapina, tra atmosfere country & western e sferzate rock.
I Dogs In A Flat riescono quindi nel non facile intento di far loro un’estetica musicale tipicamente americana, rinvigorendola con robuste dosi di indie rock. Days Before The Robbery è un album che saprà stregarvi fin dal primo ascolto, catapultandovi in un mondo lontano e sperduto tra derelitti e delinquenti.


                       

Nessun commento:

Posta un commento