martedì 2 luglio 2013

Ugo Gangheri & Nomadia - L'ammore e l'arraggia

(Pubblicato su Extra! Music Magazine)

Sedici affermazioni senza alcuna paura né pudore, sedici disperazioni accolte a braccia aperte, sedici frontiere abbattute; sedici come i piccoli ceselli melodici che vanno a comporre L’Ammore e l’Arraggia, secondo album del cantautore napoletano Ugo Gangheri, ed ideale prosieguo del suo esordio, datato 2009. Se infatti la sua opera prima, Ccà Nun Ce Stanno Liune, era stata pubblicata in sostegno di un progetto di Amref, anche per questa sua nuova fatica Gangheri dona la propria, feconda, penna in favore della medesima associazione umanitaria; unitasi per l’occasione ad Amnesty International, in una campagna di sensibilizzazione legata alla maternità e alle sue problematiche nei paesi più sottosviluppati del mondo. Campagna alla quale andranno interamente devoluti i proventi ricavati dalle vendite dello stesso album, a rimarcare ulteriormente le radici benefiche del progetto. Un album pregno di una musicalità dal mediterraneo incanto, ruotante intorno, come si evince sin dal titolo, a due sentimenti apparentemente in antitesi tra loro, quali l’amore e la rabbia, in questo frangente tuttavia fulcri emotivi intorno ai quali si muovono i sedici episodi sonici partoriti da Gangheri. Accompagnato dai fidi Nomadia, il nostro tesse calde e sinuose melodie, facendo ricorso, dal punto di vista lirico, al proprio “lessico quotidiano”, ovvero quel dialetto napoletano, strettamente legato alla sua scrittura musicale. Scrittura che si dimostra quanto mai ispirata, tanto nel suo dar vita ad una mirabile sintesi tra classica acusticità cantatutorale, d’ascendenza folk, e parche quanto mai invasive incursioni sintetiche, quanto nell’attualizzare sonorità da sempre permeanti la città partenopea, dando vita ad una nuova ed interessante concezione di cantautorato napoletano. E’ l’introspezione a prevalere, con esili arrangiamenti acustici ad avvolgere l’espressiva voce di Gangheri, pur tuttavia non mancando momenti di più variegata ed intrigante movimentazione sonora. A suggello di un’ottima quanto precisa prestazione strumentale di un gruppo, i Nomadia, per l’appunto, ormai rodato ed affiatato, giungono in aiuto del nostro anche i contributi esterni di un nutrito stuolo di ospiti, tra i quali troviamo Erriquez, in libera uscita dalla Bandabardò, un Enzo Iacchetti protagonista di un declamatorio quanto sentito intermezzo recitato, ed il vecchio amico e compagno di passate esperienze musicali, Giobbe Covatta, da tempo impegnato in prima persona quale testimonial proprio della stessa Amref. Risultato di questo sforzo “collettivo” è un doppio album da assaporare nella sua interezza, aprendosi a un mondo musicale, quello creato dai pentagrammi gangheriani, capace di dispensare non poche emozioni. Il mio consiglio, più che spassionato, è pertanto di far vostro questo L’Ammore e l’Arraggia; non solo le vostre orecchie ne trarranno beneficio, ma al contempo avrete dato un, forse piccolo ma altresì fondamentale, contributo in favore di una senza dubbio importante opera di sensibilizzazione umanitaria.

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