martedì 27 maggio 2014

Devenia - L'ultima stagione

(Pubblicato su Extra! Music Magazine)

Si affacciano per la prima volta nel, sempre più affollato, mercato discografico i romani Devenia, e lo fanno con un piccolo Ep, ahiloro, non pienamente a fuoco. Un pugno di composizioni, quello approntato per l'occasione, fin troppo sfaccettato nel suo voler mostrare le diverse anime componenti l'estetica sonora dei nostri. Anime, tuttavia, non sempre in grado di convivere pacificamente, tra loro, anzi spesso cozzanti l'una contro l'altra, penalizzate dalla mancanza di un fil rouge in grado di garantirne la linearità di svolgimento. A taglienti rasoiate chitarristiche, al limite del più tonitruante e ottudente alternative rock (Spleen, John Locke) fanno infatti da contraltare episodi nei quali l'ardore metallico viene in parte stemperato (la title track) da una più marcata diluizione melodica. E se in Pornomusa sembra di trovarsi di fronte, complice un mantrico declamare vocale, a dei CCCP anfetaminizzati, è nei repentini cambi di tempo e registro di Medea che i Devenia riescono a mostrare finalmente le potenzialità, sin qui celate, del loro songwriting, dando modo all'enfatico cantare di Michele Ucciferri d'emergere al di sopra delle muraglie di suono erette dai propri compagni; il tutto in un riuscito connubio tra ferocia distorta e afflato melodico, sul quale il combo romano, a mio avviso, dovrebbe porre le basi per il loro futuro prossimo. Speriamo infatti che questa non sia per i nostri “l'ultima stagione”, ma solo un primo, tentennante, passo, nell'attesa dell'arrivo della propria “primavera” musicale, magari sbocciante tra i solchi d'un lavoro di maggior compiutezza.

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