lunedì 2 gennaio 2012

ES - Tutti contro tutti, portiere volante

(Pubblicato su Extra! Music Magazine)

Otto anni sono un’eternità, per quella frenetica e fagocitante entità nella quale si è tramutato il mercato discografico. Un mercato ormai allo sbando, senza futuro, con il mero guadagno economico come unico e solo obiettivo, da raggiungere il più delle volte a discapito della qualità artistica. I tempi morti non sono concessi, le pause di riflessione bandite, questo ovviamente a meno che tu non sia una presunta star di prima grandezza (chi ha detto Axl Rose?!). La minima dilatazione dei tempi di registrazione e di uscita di un album o di un EP può affossare sul nascere la carriera di giovani e talentuose band.
Otto anni di silenzio e di pausa rappresentano pertanto un vero e proprio suicidio musicale, anche per un gruppo promettente come gli ES. Eppure nonostante un cotanto harakiri sonoro, i nostri tornano ora in pista con il nuovo album, Tutti Contro Tutti, Portiere Volante, riuscito e degno successore dell’esordio The Mistercervello LP, datato 2003, che Il Mucchio fregiò del vessillo di miglior opera prima. C’è da dire che il tempo non sembra aver minimamente scalfito la formula sonora già messa in luce dai nostri proprio nell’esordio poc’anzi menzionato. Il loro pop-rock naif, irrispettoso ed irriverente nei confronti dei canoni della classica forma canzone, mantiene intatte tutte quelle peculiarità che tanto avevano impressionato la stampa specializzata. E’ aria di libertà quella che si respira tra i solchi del disco, a cominciare proprio dal quanto mai caratteristico ed azzeccato titolo. Tutti Contro Tutti, Portiere Volante, utilizza infatti una metafora calcistica, rimandante ad epiche partite di calcetto giovanili in dimessi campi di periferia, per trasporre il sovvertimento delle regole del gioco del pallone, dovuto appunto al portiere volante, in ambito prettamente musicale. L’anarchia sonora espressa dai nostri, viene tuttavia in parte canalizzata, attraverso la somma dei singoli fattori anarchico-sonori, arrivando alla creazione di un continuum sonoro fluido e organico. L’opener Kerry Von Erich è sintomatica del buono stato di salute dei nostri e riesce, in un solo round, a metterti al tappeto, proprio come avverrebbe in un ipotetico incontro sul ring con il wrestler che da il titolo alla stessa. 7:30 lunedì, rimanda ai Tre Allegri Ragazzi Morti più dissacranti ed ironici, con sullo sfondo sempre ben presente quel pop-rock naif nel quale i nostri sono maestri, il tutto condensato in una divertente filastrocca in musica sul mai facile risveglio del lunedì mattina. Inizia con un piccolo intro per sola voce, salmodiante e cupa, Ex Bambini Buoni, per poi aprirsi poco a poco in una robusta ballata dall’afflato pop. Un Soldino Per I Tuoi Pensieri (economia domestica) fonde invece riff di derivazione strokesiana con rimandi ai primi Baustelle, anche grazie all’utilizzo della doppia voce maschile-femminile. Quest’ultime tornano protagoniste in Lenzuola Nuove, dove troviamo un piano a dettare i tempi, tracciando una linea melodica, sulla quale vanno ad incastrarsi campionamenti sonori mai invasivi o debordanti. E’ tuttavia in un sottile quanto riuscito equilibrio tra brani classicamente pop, come Metà di Metà e Virgola, ed altri di chiara estrazione rock, vedi L’Articolo the Davanti a Nome di Band e Ho Ormai i Tuoi Nei (quando tu accarezzi i miei), che si regge l’intero lavoro. Un sound quello degli ES che è riuscito a mantenere intatto il proprio appeal, risultando anzi ulteriormente affinato rispetto al recente passato, merito senza dubbio della loro filosofia libertaria, che ha permesso ai nostri di non fossilizzarsi in rigidi schemi sonori. D’altra parte gli stessi ES vogliono poter fare quello che si vuole, finchè ci si diverte a farlo, e direi che oltre a divertirsi, sono riusciti ad comporre anche l’opera della loro compiuta maturità.

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