giovedì 9 maggio 2013

Perturbazione - Musica X

(Pubblicato su Extra! Music Magazine)

Forgiare una musica indeterminata, lontana da ogni genere di etichettamento, libera di fluire senza costrizioni di sorta, siano esse dettate da formule sonore precostituite quanto dal proprio passato sonico; questi gli intenti alla base di Musica X, sesto album a nome Perturbazione. Un’opera, la cui indeterminatezza è rimarcata dalla stessa X contenuta nel titolo, che con i suoi 35 minuti, è l’antitesi, perlomeno a livello di durata, del precedente, doppio, Del nostro tempo rubato. Una brevità che tuttavia giova all’economia generale del disco, dando modo al combo rivolese di focalizzare al meglio i propri desideri di sperimentazione, tanto a livello di programmazione elettronica, quanto ritmici e melodici. Per riuscire in quest’ambizioso intento, Cerasuolo e compagni si affidano alle sapienti mani di Max Casacci, il cui apporto in cabina di regia risulta essere fondamentale nell’indirizzare i nostri verso inedite soluzioni soniche. Un giocare con la materia pop, intorno alla quale vengono plasmate mai invasive trame elettroniche, che è sintomatico di una crescita, album dopo album, non solo anagrafica ma anche artistica. Proprio il raggiungimento dell’età adulta, della maturità è uno dei temi intorno al quale si dipana un tessuto lirico ironico e tagliente, con tuttavia un ben marcato fil rouge narrativo basato sulla vita di coppia, dalla manutenzione della stessa fino al suo scoppio. Un eclettismo lirico e musicale che si estende anche al carnet di ospiti presenti, quanto mai variegato; a cominciare da I Cani, nell’incedere quasi marziale di Questa è Sparta, passando per la fascinazione vocale di Erica Mou nell’esplicitazione sessuale di Ossexione, fino al duetto “generazionale” tra Cerasuolo e Luca Carboni ne I baci vietati, tanto improbabile sulla carta quanto riuscito a livello di resa sonora, tanto da guadagnarsi la palma di uno tra i migliori episodi del lotto. Dieci i brani presenti, in una continua reiterazione di quella X che ci accompagna fin dall’inizio della recensione; dieci fondamentali episodi di un unicum sonico, da assaporare nella sua interezza per apprezzare appieno il certosino lavoro musico-testuale che gli ha dato vita pentagrammatica. Musica X è il figlio primogenito di una nuova “complessità pop”, capace di sintetizzare nel breve spazio di un’opera i più disparati elementi; ma al contempo anche il nipote di quella mobilità e disinvoltura, esplicate in tempi non sospetti da Italo Calvino, caratterizzanti la rapidità di stile; ovvero quelle qualità che s’accordano con una scrittura pronta alle divagazioni, a saltare da un argomento all’altro, perdendo il filo 100 volte e a ritrovarlo dopo 100 giravolte. Una definizione quest’ultima, estrapolata dalle Lezioni americane, capace di descrivere esaurientemente la nuova, mirabile, giravolta sperimentale a marchio Perturbazione.


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