martedì 25 ottobre 2011

Romi Mayes - Lucky tonight

(Pubblicato su Rootshighway)

Deciso cambio di direzione per Romi Mayes: la cantautrice canadese, arrivata al suo quinto album, opta infatti per una sterzata verso un torrido rock blues, approntando una scaletta di brani inediti ed eseguendoli dal vivo in un concerto sold out in quel di Winnipeg, sua città natale. E qui si aprono i cassetti della memoria (come suol dire un noto conduttore televisivo) e non può non tornarci alla mente un illustre connazionale della Mayes, tale Neil Young, e il suo lavoro del 1973 Time Fades Away, anch'esso composto di materiale inedito e anch'esso registrato dal vivo. Una mossa azzardata per molti, allora come oggi, ma la Mayes può contare su una capacità di scrittura davvero sopra la media e su di una voce in grado di graffiare ed accarezzare come poche altre. Sono della partita i Perpetrators, sconosciuto blues combo di Winnipeg, che accompagnano la nostra in un excursus lungo i polverosi sentieri del blues. Una backing band solida, nella quale spicca il funambolico chitarrista Jay Nowicki, il cui interplay con la chitarra della Mayes rappresenta la vera arma vincente dell'intero lavoro.
Easy on you ha il compito di aprire la serata, con la sua rovente carica elettrica, in cui la graffiante voce della Mayes ricorda a tratti la Lucinda Williams più bluesy oriented. Ci si addentra ulteriormente nei meandri più reconditi delle dodici battute con Don't mess with me; armonica protagonista per uno shuffle in puro Chicago style, che per un attimo ci fa dimenticare di trovarci in terra canadese. La Mayes dimostra di sapere masticare egregiamente la materia in questione, sia che si tratti di brani dalle atmosfere più dilatate - Heavy Heart e Make You Love Me - che di ritmati rock blues come la title track e Can't Get You Off (My Mind). Nowicki e la sua chitarra tornano prepotentemente alla ribalta in After the show e Not My Baby, quest'ultima dal ritmo incalzante. Intensa e sofferta è invece Ball and chain, pochi accordi delle due chitarre a creare un tappeto sonoro sul quale la voce della Mayes si erge in tutta la straordinaria forza interpretativa. Chiusura tra il tripudio generale con la pianistica e rilassata I Will.
Dimenticate le terse ballate folk venate di country dei lavori precedenti, con Lucky Tonight la Mayes accentua ulteriormente la propria matrice blues; e lo fa coniugando sapientemente una penna ispirata con l'irruenza dell'esecuzione dal vivo. Non so se in futuro la chitarrista di Winnipeg continuerà su questa strada, ma certamente questo suo breve excursus ha aperto un sentiero che merita senza ombra di dubbio di essere ulteriormente esplorato.


                             



                

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