martedì 25 ottobre 2011

Chip Taylor - Rock'n'roll Joe

(Pubblicato su Rootshighway)

"Rock and roll Joe è un progetto dedicato alla riscoperta degli eroi dimenticati della musica rock, persone che sono state e continuano ad essere fondamentali per lo spirito e la passione del rock'n'roll e che tuttavia non hanno mai ricevuto il credito che meritano". Con queste parole si viene introdotti all'ascolto di Rock and roll Joe, nuovo album a nome Chip Taylor. Un progetto nato quasi per caso nel 2007, durante un tour in terra scandinava, in cui il nostro aveva avuto modo di parlare con la propria band di quei musicisti spesso sconosciuti al grande pubblico, ma alla base di alcune delle più importanti registrazioni degli ultimi sessant'anni. Da qui l'idea di un album in grado di raccontare le loro storie. Album che rappresenta solamente l'inizio del progetto Rock and Roll Joe, in quanto parallelamente è stato lanciato anche un sito web in cui vengono menzionati alcuni tra i musicisti oggetto di questo tributo, e nel quale gli stessi ascoltatori possono aggiungere dei nomi alla già nutrita lista presente. Sono invece della partita per quanto riguarda il progetto discografico, l'amico di lunga data e chitarrista John Platania, la violinista Kendel Carson, il bassista Ron Eoff e il batterista Bryan Ownings, ai quali si aggiungono numerosi ospiti. Band che aveva già accompagnato on stage Taylor, pertanto solida e rodata, in grado di spaziare dal rock più autentico fino ad atmosfere care alla musica tradizionale americana. Vero trait d'union dell'intero lavoro è però il violino della Carson, che si cimenta senza problemi sia in ballate dal retrogusto country, che in sfrenati rock'n'roll. Alle prime appartengono senza ombra di dubbio canzoni come I'm the Law in this Old Town, Couldn't We use Some of That Now e The Van Song, nelle quali i ritmi si fanno più rilassati e viene lasciato ampio spazio alla melodia. Ovviamente è però il rock'n'roll ad essere il vero e incontrastato protagonista dell'album, sia che si tratti della sua forma primigenia, sia della sua fusione con elementi tipicamente country. Monica (These fingers move on your), rappresenta da sola la quintessenza del citato rock'n'roll, quello più muscolare e autentico, complice anche un azzeccato ritornello e un ben studiato uso delle dinamiche. Nel medesimo solco corrono I Can't Let Go e l'incalzante, nonostante l'impianto musicale semiacustico, The Union Song. In brani come The Savoy Files, Hot Rod Carson, ci troviamo invece in territorio country'n'roll, così come in Measurin, con un piano honky tonk a dettare i ritmi, e nella trascinante Sugar sugaree, in cui vi sfido a non battere a tempo il piede. Il vertice artistico ed emotivo si raggiunge però con la struggente ballata Live and die for Rock'n'roll e con la title track che meglio di ogni altra canzone esemplifica il profondo rispetto di Taylor nei confronti di questi eroi perduti. Un tributo, questo Rock and Roll Joe, fatto con cuore, sudore e anima, la cui genuinità trasuda da ogni nota.


                           

 

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