(Pubblicato su Rootshighway)
Dopo le meravigliose digressioni musicali delle "settimane astrali", il cantante irlandese decide di esplorare la dimensione più intima e raccolta della propria musica, dando alle stampe Moondance. Qui a riaffiorare sono reminescenze blues, gospel, folk e jazz, da sempre tuttavia presenti nel background del nostro. Abbandonate le dilatate composizioni del precedente album qui ci troviamo di fronte a dieci brani facenti capo alla più classica forma canzone, sia per impostazione che per durata. Dieci brani nei quali l'indiscussa protagonista è la voce di Morrison, capace di raggiungere livelli eccelsi. Su tutte spicca, proprio a livello di prestazione vocale lo swing di Moondance, che al pari all'ariosa Into the Mystic, rappresenta l'apice dell'album per purezza sonora. La penna di "The Man" si conferma tuttavia sempre di altissimo livello, dando alla luce altri piccoli capolavori come la struggente Crazy Love, l'incalzante Caravan e la sensualità della magnifica And it Stoned Me. Un disco essenziale, ennesimo straordinario capitolo della discografia di un musicista capace di stupire e conquistare ogni qualvolta prenda un microfono tra le mani.
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