(Pubblicato su Rootshighway)
Esplicativo fin dal titolo If I Could Only Remember My Name, rappresenta l'epitaffio musicale di un'era, quella del flower power, giunta ormai alla sua conclusione. Era quest'ultima che aveva portato, sia sul piano sociale che su quello musicale, alla nascita di speranze e sogni per un futuro migliore. Ed è quindi con rassegnazione che viene accettata la triste realtà di un mondo in cui non c'è spazio per "pace, amore e musica", e nel quale i sogni di cambiamento vengono il più delle volte disillusi. Seppur consci del tramonto di una stagione irripetibile, un gruppo di compagni e musicisti decidono di riunirsi intorno al comune amico David Crosby, nonché catalizzatore e figura simbolo della love generation, per scrivere una sorta di testamento musicale del movimento. Graham Nash, Neil Young, Joni Mitchell, membri di Jefferson Airplane e Grateful Dead, David Frieberg dei Quicksilver Messenger Service, uniscono le proprie forze per dare alla luce un album vivo e pulsante pur nell'accettazione di una triste quanto inevitabile realtà. Uno sforzo corale di sublime splendore, tra fluttuanti arpeggi di chitarra, rimandi lisergici ed oniriche composizioni. Un album che va ascoltato e riascoltato per ricordarci di un'epoca in cui si era ancora capaci di sognare.
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